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04/06/24

Piatto doccia con piastrelle: guida completa per un fai da te impeccabile

Piatto doccia con piastrelle - Guida completa

Nel rifacimento o nella prima creazione della stanza da bagno, la possibilità di costruire un piatto doccia in piastrelle è una scelta stilistica elegante e allo stesso tempo pratica. Il progetto naturalmente va realizzato a regola d’arte, non solo a livello di messa in posa ma soprattutto calcolando le giuste pendenze, affinché non creino problemi allo scolo dell’acqua.

Detto ciò, l’operazione può essere compiuta - in determinate fasi - anche dagli amanti del fai da te, con una buona base di manualità e grazie all’aiuto di questa nostra guida alla creazione di un piatto filo pavimento.

Vantaggi e svantaggi del piatto doccia con piastrelle

Quando si sceglie una soluzione di questo tipo, il primo motivo è di solito prettamente estetico: usare le stesse mattonelle utilizzate per le pareti e/o il pavimento, conferisce una continuità visiva che rende l’ambiente elegante e coerente.

Il vantaggio conseguente è che la stanza apparirà più ampia e spaziosa, poiché non ci saranno elementi di materiali e colori differenti. C’è poi una questione funzionale, soprattutto per chi ha ridotta mobilità: l’assenza del tradizionale piatto doccia rialzato aiuterà enormemente le persone che non camminano bene o non riescono a sollevare più di tanto la gambe. Non essendoci alcun gradino, diventa tutto più semplice e non c’è rischio di inciampare.

Tuttavia c’è da sottolineare anche una criticità: se non si sceglie un materiale antiscivolo, c’è comunque la possibilità di farsi male. Perciò va valutato attentamente il tipo di piastrella, onde evitare di dover posizionare un tappetino a ventose ogni volta che si farà la doccia. Questa soluzione, certamente veloce e low cost, resta però poco gradevole sul piano estetico, vanificando l’effetto elegante della struttura.

Infine, è bene sapere che la manutenzione degli scarichi dovrà essere più accurata rispetto ai piatti doccia tradizionali in ceramica.

Caratteristiche e tipologie delle piastrelle per piatto doccia

Come appena accennato, bisogna accertarsi che i materiali scelti siano antiscivolo, anzitutto per una maggior sicurezza di tutti. Tuttavia, in questo modo si agevolerà ancor di più il deflusso dell’acqua il quale dovrà essere questione prioritaria in fase di progettazione. Piastrelle inadatte potrebbero infatti contribuire a ristagni e quindi di conseguenza a muffe e funghi.

In generale, i materiali maggiormente usati per le docce filo pavimento sono la ceramica, il gres porcellanato e l’acciaio. Negli ultimi anni ha inoltre preso piede sempre più l’utilizzo della resina, soprattutto in progettazioni di case dallo stile moderno, industrial e minimalista. Ciò conferisce anche una grande facilità nelle pulizie, giacché le superfici saranno così omogenee e lisce da permettere il passaggio veloce dello straccio.

Realizzare un piatto doccia piastrellato: dal sottofondo al montaggio

Vediamo a questo punto come si passa dalla progettazione alla pratica, andando a realizzare passo passo una doccia filo pavimento, contando su una certa esperienza e manualità di partenza.

Il primo consiglio è quello di prevedere la scelta del materiale giusto per il sottofondo, optando preferibilmente per il cemento o il calcestruzzo. Le mattonelle dovranno essere state scelte impermeabili e questo sarà il momento per verificare se ce ne siano alcune da tagliare, per creare il perfetto incastro.

Infine si potrà iniziare a piastrellare, con precisione e accuratezza, senza mai dimenticare i prodotti giusti per rendere impermeabile la struttura.

Preparazione del sottofondo

Si inizierà assicurandosi che il materiale scelto per questo primo e fondamentale step sia ben steso, prima di iniziare a collegare lo scarico all’impianto idraulico. Solo a questo punto si potrà procedere con il mettere giù il pannello livellante. Va da sé che i calcoli per la giusta pendenza siano stati già realizzati ma ne parleremo a breve.

Sarà quindi il momento di inserire la guaina impermeabilizzante: non si dovrà lesinare, anzi va stesa con qualche centimetro di abbondanza in più rispetto all’area su cui si sta operando, per assicurare una perfetta tenuta.

Creazione della pendenza

Questa è la fase cruciale prima di qualsiasi scelta estetica: è davvero fondamentale che la fase di progettazione sia curata da un professionista che abbia ottima esperienza.

Se infatti si dovesse creare una pendenza non corretta, l’acqua riuscirebbe ad invadere tutto il pavimento del bagno e oltre.

Il problema non è solo di ordine pratico ma anche strutturale: la guaina impermeabilizzante, infatti, non si sviluppa sull’intera area della stanza, quindi ripetuti allagamenti potrebbero dar luogo ad infiltrazioni che – a lungo andare – porterebbero a ingenti perdite di acqua, muffa, umidità e pericolo per la struttura portante.

Quindi mai risparmiare o sottostimare in questa fase cruciale!

Impermeabilizzazione: materiali e applicazione

Come già accennato, la guaina impermeabilizzante va creata non solo nell’area del piatto doccia da piastrellare ma anche “debordando” di diversi centimetri.

Questo renderà più sicuro il progetto, nel caso in cui dell’acqua riuscisse ad oltrepassare la doccia, soprattutto nel caso di scarico otturato.

Una volta stesa la guaina su superficie perfettamente liscia, non si dovrà avere fretta: il prodotto deve asciugare completamente, nel giusto tempo.

Per un lavoro del genere, è consigliabile rivolgersi ad una ditta specializzata perché sbagliare in questa fase sarebbe fatale.

Taglio e posa delle piastrelle

Se fin qui tutto sarà stato effettuato con cura e a regola d’arte, sarà giunto il momento di iniziare a piastrellare. Con una spatola (solitamente si usa quella dentata) si potrà stendere il collante, una porzione alla volta, iniziando a posare le mattonelle una ad una.

Probabilmente negli angoli sarà necessario inserire porzioni di piastrelle che quindi andranno precedentemente tagliate a misura con il flex e inserite. Le opzioni possono essere molte: si può usare lo stesso formato del pavimento; quello del rivestimento delle pareti; un mosaico ecc… Per concludere, si procederà alla stesura del prodotto per stuccare.

Errori da evitare

Sottovalutare questo genere di lavoro è il primo pericolo: come già spiegato, soprattutto le fasi iniziali (del calcolo della pendenza e della creazione della impermeabilizzazione) vanno ponderate e progettate con una maestria che non è comune. Meglio affidarsi a professionisti competenti, altrimenti il rischio è di ritrovarsi con acqua stagnante e infiltrazioni, creando anche un ambiente insalubre.

Consigliamo poi di pulire con regolarità lo scarico, onde evitare allagamenti che si riverserebbero in tutta la casa e infine l’ultimo errore da non commettere è utilizzare detergenti per la pulizia aggressivi: questi eliminerebbero la patina antiscivolo necessaria per evitare incidenti domestici.

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