Desideri avere un bagno funzionale e dal design accattivante, ma non sai da dove cominciare nella scelta del rubinetto perfetto? Magari hai provato a fare una ricerca online, ma la vasta gamma di prodotti e i tanti tipi di rubinetti ti hanno lasciato ancora più confuso. Non preoccuparti, sei nel posto giusto!
In questo articolo ti guideremo passo dopo passo nella scelta del miscelatore giusto per il tuo bagno, offrendo consigli pratici per rendere il processo il più semplice possibile. Scoprirai come materiali, stile e funzionalità possano fare la differenza per aiutarti a scegliere il miglior rubinetto e a rendere il tuo bagno un'oasi di benessere e funzionalità.
Le parti del rubinetto: quali sono
Prima di addentrarci nei diversi modelli, è utile conoscere i componenti principali di un rubinetto. Capire come è fatto ti aiuterà a valutare meglio la qualità e la funzionalità di ogni prodotto e a comprendere termini che troverai spesso nella tua ricerca.
- Corpo: è la struttura centrale e visibile del rubinetto, quella che viene fissata al sanitario o alla parete. La sua forma definisce in gran parte lo stile del miscelatore.
- Bocca di erogazione (o Beccuccio): è il "naso" del rubinetto da cui fuoriesce l'acqua. La sua altezza e profondità sono fondamentali: un beccuccio alto offre più spazio per le mani, mentre la sua sporgenza deve essere adeguata al lavabo per evitare schizzi.
- Maniglia di comando (o Leva): è l'elemento che usi per aprire, chiudere e regolare la temperatura dell'acqua. Può essere una leva singola (monocomando) o due manopole separate (bicomando).
- Cartuccia: è il cuore invisibile del rubinetto. Si tratta del meccanismo interno che regola il flusso e la miscelazione dell'acqua. Una cartuccia di alta qualità, solitamente con dischi ceramici, garantisce una lunga durata nel tempo e previene le perdite.
- Aeratore (o Rompigetto): si trova sulla punta del beccuccio ed è una piccola griglia che miscela aria e acqua. La sua funzione è rendere il getto più morbido, ridurre gli schizzi e ottimizzare il consumo idrico.
Tipologie di rubinetti per il bagno: quale installazione?
Una delle prime scelte da compiere, che influenzerà sia l'estetica sia i lavori idraulici, riguarda il tipo di installazione. A seconda del sanitario che hai scelto e della predisposizione degli impianti, dovrai optare per un diverso tipo di montaggio. Vediamo le principali soluzioni.
Rubinetto da appoggio (monoforo o triforo)
È la soluzione più tradizionale e diffusa, con il rubinetto installato direttamente sui fori presenti sul lavabo o sul bidet. Se il sanitario ha un solo foro, opterai per un miscelatore monoforo, tipicamente monocomando. Se invece i fori sono tre, la scelta ricadrà su un rubinetto triforo, spesso con due manopole separate (bicomando). Il grande vantaggio di questa tipologia è la facilità di installazione e di eventuale sostituzione.
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Rubinetto a incasso
In questa soluzione, il corpo del rubinetto viene murato all'interno della parete, lasciando a vista solo gli elementi di comando (leve o manopole) e la bocca di erogazione. È una scelta che dona al bagno un aspetto elegante, pulito e minimale, liberando completamente il piano del sanitario e semplificando la pulizia. Richiede però una predisposizione dell'impianto idraulico e un'installazione più complessa, da pianificare in fase di ristrutturazione.
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Rubinetto a parete
Simile al modello a incasso, il rubinetto a parete è la scelta d'elezione per i moderni lavabi da appoggio (a bacinella), che non prevedono fori. L'intero miscelatore sporge dal muro sopra il lavabo, creando un forte impatto estetico. In questo caso, è fondamentale calcolare con precisione l'altezza e la lunghezza del beccuccio per far cadere il getto d'acqua al centro dello scarico ed evitare fastidiosi schizzi.
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I tipi di comando: monocomando, bicomando o termostatico?
Oltre all'installazione, un'altra caratteristica fondamentale che definisce i tipi di rubinetti per il bagno è il sistema di comando.Questa scelta non influenza solo lo stile, ma anche la praticità d'uso quotidiana e il risparmio idrico. Vediamo le tre opzioni principali.
- Miscelatore Monocomando:la soluzione oggi più diffusa e moderna. Una singola leva permette di regolare sia il flusso (alzandola) sia la temperatura dell'acqua (ruotandola a destra o a sinistra). La sua praticità è imbattibile: si può azionare con una sola mano ed è perfetto per chi cerca un'estetica pulita e un design contemporaneo.
- Rubinetto Bicomando: dotato delle classiche due manopole separate per acqua calda e fredda, è la scelta ideale per chi desidera uno stile più tradizionale, retrò o country. Richiede di miscelare manualmente i due flussi per trovare la temperatura giusta e, sebbene il suo fascino sia innegabile, risulta generalmente meno pratico del monocomando nell'uso quotidiano.
- Miscelatore Termostatico: rappresenta la scelta top di gamma in termini di comfort e sicurezza, utilizzato quasi esclusivamente per la doccia. È dotato di due manopole: una per impostare una temperatura esatta (es. 38°C) che resterà costante, e l'altra per regolare solo la portata del getto. Oltre a ottimizzare gli sprechi d'acqua, il suo grande vantaggio è la sicurezza, poiché elimina il rischio di scottature accidentali.
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La scelta per ogni sanitario: Lavabo, bidet e doccia
Ora che abbiamo visto le tipologie di installazione e di comando, applichiamo questi concetti ai singoli sanitari. Ogni area del bagno, infatti, ha esigenze funzionali e di stile specifiche che guidano la scelta.
Rubinetti per lavabo e bidet: Misure e altezze da considerare
Per lavabo e bidet, la funzionalità è tutto. La scelta deve creare un'armonia perfetta tra il miscelatore e la forma del sanitario. Presta particolare attenzione alle misure del rubinetto: l'altezza del beccuccio influisce sulla comodità d'uso, offrendo più o meno spazio per le mani, mentre la sua profondità è cruciale.
Deve essere proporzionata alla grandezza del lavabo per far sì che il getto d'acqua cada verso il centro dello scarico, evitando fastidiosi schizzi. Questo vale in particolar modo per il bidet, dove la precisione del getto è essenziale.
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Rubinetteria per la doccia: Soluzioni per il massimo comfort
L'ambiente doccia richiede di bilanciare estetica, comfort e qualità. Qui la scelta più comune è tra un miscelatore esterno, pratico e facile da installare, e uno a incasso, per un design più minimale. Come abbiamo visto, il miscelatore termostatico è la soluzione ideale per la doccia, garantendo sicurezza e una temperatura sempre costante.
Data l'esposizione continua all'umidità, la qualità è fondamentale: materiali come l'ottone cromato o l'acciaio inossidabile assicurano una maggiore durata nel tempo.
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Soffioni e bracci doccia: Completare l'area relax
Il tocco finale per una doccia da sogno è la scelta del soffione. L'offerta è vastissima: dai modelli a cascata per un effetto avvolgente, a quelli multifunzione con idromassaggio, nebulizzazione e cromoterapia. Il soffione viene collegato all'impianto tramite un braccio doccia, che può essere montato a parete o a soffitto. La sua lunghezza va scelta in base all'ampiezza del getto e alla grandezza del piatto doccia. Come regola generale, il soffione andrebbe posizionato a un'altezza di circa 200-210 cm.
L'abbinamento tra soffioni e bracci doccia ti permette di creare infinite combinazioni per un'esperienza davvero personalizzata.
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